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Appuntamenti della Comunità

Il credente dovrebbe sentire lo Spirito Santo?

Risposta: Si- Gesù ci ha detto: “E io pregherò il Padre, ed Egli vi darà un altro consolatore, perché stia con voi per sempre,….Voi lo conoscete, perché dimora con voi, e sarà in voi” (Giovanni 14:16,17).Noi sappiamo che lo Spirito Santo è con noi perché la Parola di Dio ci dice che è così, quindi ogni credente nato di nuovo, ha la presenza dello Spirito Santo, ma non ogni credente vive sempre controllato dallo Spirito Santo, e la differenza è notevole. Quando agiamo nella carne, non siamo più sotto il controllo dello Spirito Santo anche se Lui continua a vivere in noi. L’apostolo Paolo commenta questa verità, e usa un’illustrazione per aiutarci a capire: “Non ubriacatevi! Il vino porta alla dissolutezza. Ma siate ricolmi di Spirito” (Efesini 5:18). Così come determinate caratteristiche identificano una persona controllata da troppo vino, così ci sono determinate caratteristiche che identificano una persona controllata dallo Spirito Santo. In Galati 5:22-26 è evidenziato questo frutto dello Spirito Santo. “Il frutto dello Spirito invece è amore, gioia, pace, magnanimità, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza, dominio di sé;…. Perciò se viviamo dello Spirito, camminiamo anche secondo lo Spirito. Non cerchiamo la vanagloria, provocandoci e invidiandoci gli uni gli altri.
Essere riempiti o controllati dallo Spirito è il risultato di un cammino in obbedienza al Signore. Questo è un dono di grazia e non un sentimento emotivo. Le emozioni possono ingannarci e lo faranno, e possiamo anche produrre artificiosamente degli stati emotivi che provengono puramente dalla carne e non dallo Spirito Santo. Sentire la gioia dello Spirito ci fa capire che, come figli di Dio, siamo benedetti dalla Sua grazia.

Qual è il ruolo dello Spirito Santo nelle nostre vite oggi?

Tutti hanno una “qualche consapevolezza di Dio”, che lo ammettano o meno. Lo Spirito ha molte funzioni, ruoli e attività ma in primo luogo esso applica le verità di Dio alle menti degli uomini per convincerli attraverso ragionamenti giusti e sufficienti che essi sono peccatori. (Giovanni 16:7-11). Di tutti i doni che Dio ha fatto all’umanità, nessuno è maggiore della presenza dello Spirito Santo.
Gesù disse che avrebbe mandato lo Spirito per essere il nostro Aiutante, Consolatore e Guida. (Giovanni 14:16). La parola “consolatore” significa “colui che è chiamato a stare vicino”. Gesù ha dato lo Spirito anche per compiere delle funzioni in noi, una di queste ci aiuta a capire e ad interpretare la Parola di Dio, rivelandoci tutta la verità” (Giovanni 16:13). Egli è la guida perfetta che va avanti a noi, che ci guida, che rimuove gli ostacoli, che alimenta la comprensione e che rende tutte le cose chiare e evidenti. Egli ci guida sul sentiero di tutte le cose spirituali. Senza questa guida, cadremmo spesso in errore. Un parte cruciale della verità che Lui rivela è che Gesù è veramente chi diceva di essere (Giovanni 15:26; 1 Corinzi 12:3). Lo Spirito ci convince della divinità di Cristo, della Sua incarnazione, del Suo essere il Messia, della Sua sofferenza e della Sua morte, della Sua risurrezione e ascensione, della Sua esaltazione alla destra di Dio, e del Suo ruolo come giudice di tutti. Egli da la gloria a Cristo in ogni cosa (Giovanni 16:14).
Un altro ruolo dello Spirito Santo è di Colui che da dei doni. 1 Corinzi 12 descrive i doni spirituali che i credenti ricevono per svolgere le varie funzioni del corpo di Cristo in terra. Tutti questi doni, grandi e piccoli, sono dati dallo Spirito in modo da poter essere Suoi ambasciatori al mondo, che mostrano la Sua grazia e Lo glorificano.
Lo Spirito agisce anche come Colui che produce frutto nelle nostre vite. Quando Egli dimora in noi, inizia il lavoro di raccolta del Suo frutto nelle nostre vite – l’amore, la gioia, la pace, la pazienza, la benevolenza, la bontà, la fedeltà, la mansuetudine e l’autocontrollo (Galati 5:22-23). Queste non sono le opere della nostra carne, perché essa non è capace di produrre questi frutti. Sapere questo dovrebbe già essere motivo di grande gioia e conforto.

Come posso essere riempito/a di Spirito Santo?

Romani 8:9 ed Efesini 1:13-14 affermano che Egli dimora in ogni credente, ma che può essere rattristato (Efesini 4:30) e che la Sua attività dentro di noi può essere spenta (1 Tessalonicesi 5:19).
Il peccato è ciò che ci separa dal riempimento dello Spirito, Quando permettiamo che accada questo, non sperimentiamo la pienezza dell’opera e della potenza dello Spirito Santo in e attraverso di noi.
L’ubbidienza a Dio è il modo in cui lo si mantiene.
Essere ripieni di Spirito implica la libertà per Lui di occupare ogni parte della nostra vita, di guidarci e di controllarci. Il riempimento dello Spirito non si applica solo agli atti esteriori, ma anche ai pensieri e alle motivazioni delle nostre azioni. Il Salmo 19:14 dice: "Siano gradite le parole della mia bocca e la meditazione del mio cuore in tua presenza, o Signore, mia Ròcca e mio redentore!"

Che cosa significa rattristare/spegnere lo Spirito Santo?

Per capire che cosa significa rattristare lo Spirito, dobbiamo innanzi tutto capire che l’espressione è un’indicazione del fatto che lo Spirito possiede una personalità. Solo una persona può essere rattristata; quindi lo Spirito deve essere, per noi, una persona divina. Una volta che capiamo questo, possiamo capire meglio il modo in cui Lui è rattristato, principalmente perché lo siamo anche noi. Efesini 4:30 ci dice di non rattristare lo Spirito. Noi rattristiamo lo Spirito vivendo come pagani (4:17-19), mentendo (4:25), adirandoci (4:26-27), rubando (4:28), bestemmiando (4:29), essendo amareggiati (4:31), non perdonando (4:32) ed essendo sessualmente immorali (5:3-5). Rattristare lo Spirito significa agire in un modo peccaminoso, sia solo con il pensiero e sia con il pensiero e con gli atti. Spegnere e contristare lo Spirito sono azioni che hanno effetti simili. Entrambe sono di ostacolo ad una vita giusta. Entrambe si verificano quando un credente pecca contro Dio e segue i propri desideri mondani. L’unica strada corretta da seguire è la strada che porta il credente più vicino a Dio e alla purezza, e più lontano dal mondo e dal peccato. Così come a nessuno di noi piace essere rattristato, e così come cerchiamo di non soffocare le cose buone, così non dovremmo rattristare o spegnere lo Spirito Santo rifiutando di seguirLo.

Che cosa significa camminare nello Spirito?

Coloro che camminano nello Spirito evidenziano una santità quotidiana e continua. Ciò si verifica quando scegliamo consapevolmente di affidarci per fede alla guida dello Spirito Santo nei nostri pensieri, nelle nostre parole e nelle nostre azioni (Romani 6:11-14). Il credente che non si affida alla guida dello Spirito Santo non vive all’altezza degli standard insiti nella salvezza (Giovanni 3:3; Efesini 4:1; Filippesi 1:27). Possiamo sapere che stiamo camminando nello Spirito se le nostre vite dimostrano il frutto dello Spirito che è l’amore, la gioia, la pace, la pazienza, la bontà, la benevolenza, la fedeltà, la gentilezza e l’auto-controllo (Galati 5:22,23). Essere ripieni (camminare) dello Spirito significa permettere che la parola di Cristo (la Bibbia) dimori in noi pienamente (Colossesi 3:16).
I figli di Dio si lasciano guidare dallo Spirito di Dio (Romani 8:14). Riassumendo: come abbiamo ricevuto Cristo per fede, così Egli ci chiede di camminare per fede in Lui, fino a quando verremo portati in cielo per sentirci dire dal Maestro “Ben fatto!” (Colossesi 2:5; Matteo 25:23).